CAROTA

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La CAROTA (Daucus carota L.) presenta foglie profondamente laciniate, nel primo anno disposte a rosetta sulla "testa" della radice. Se lasciata salire a fiore, nel secondo anno emette uno stelo ramificato, alto fino a 1,5 metri, portante piccoli fiori bianchi riuniti a due a due in infiorescenze a ombrella composta. I semi sono piccoli (1.000 semi pesano 1,4 g), grigio-bruni, piano-convessi, dal forte odore aromatico.

Informazioni aggiuntive

  • Esigenze pedoclimatiche:

    Molto sensibile all'influenza del clima. Predilige terreni leggermente acidi (pH ottimale 6,5), freschi, fertili e sciolti. Nei terreni compatti o ricchi di scheletro le radici tendono a biforcarsi, a diventare legnose, pallide, e, quindi, di scarso valore commerciale. Fra due colture successive è necessario far intercorrere un intervallo di due anni; meglio evitare la successione con barbabietola, cipolla e con altre ombrellifere.

  • Tecnica colturale:

    La carota è una pianta da rinnovo. Date le dimensioni del seme, necessita di un'accurata preparazione del letto di semina. La distribuzione delle semente viene eseguita a spaglio o a file (distanti 20 cm) in marzo-aprile. Si impiegano circa 5-6 kg per ettaro. Vista la sua lentezza di sviluppo nella fase iniziale, la lotta contro le infestanti deve essere molto accurata (a mano nei piccoli orti o con diserbanti selettivi).
    Quando le piantine hanno 3-4 foglie e sono alte 2-3 cm si procede al diradamento lasciando 50-100 piante per metro quadrato, a seconda della varietà e del tipo di terreno.
    La concimazione deve essere abbondante perché la carota è molto avida di elementi nutritivi. Il letame impiegato deve essere ben decomposto. Fosforo e potassio vengono distribuiti in presemina, l'azoto in copertura.

  • Produzione:

    La raccolta viene effettuata prima che la radice abbia raggiunto il suo massimo sviluppo. Le produzioni unitarie variano moltissimo a seconda delle varietà e delle condizioni ambientali (dai 200 ai 400 quintali ad ettaro). La raccolta può essere effettuata manualmente o con macchine in grado di compiere la sola escavazione o anche l'eliminazione delle foglie e del terreno dalle radici.
    Le radici hanno ottime qualità alimentari perché ricche di glucidi di facile digeribilità, di beta-carotene, e di vitamine B e C e di sali minerali.

  • Sitografia: www.agraria.org
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