Quando parliamo di consociazione o coltura mista ci riferiamo alla coltivazione simultanea di ortaggi e piante nella stessa area, orto, aiuola o vaso. Quando l’area coltivata ha dimensioni limitate sulle quali riusciamo a esercitare un costante e puntuale controllo, l’abbinamento di piante appartenenti a specie diverse comporta numerosi vantaggi per la riuscita della nostra coltivazione.

Il vantaggio che possiamo conseguire si verifica a due differenti livelli:

– sotto la superficie (a livello delle radici): piante diverse hanno necessità di nutrimenti diversi e interagiscono con i batteri presenti nel terreno utilizzando modalità caratteristiche;

– sopra la superficie (fuori terra): piante diverse hanno crescite differenti in termini di altezza ed espansione, emanano aromi che possono avere influenza sui vegetali vicini e possono condizionarne la velocità di sviluppo, le dimensioni e la qualità dei frutti; inoltre possono interagire in maniera specifica con gli insetti benefici o nocivi e con i parassiti, attirandone alcuni e  allontanandone altri e diventando così un  aiuto per ottenere un piccolo raccolto che si avvicini il più possibile ad alti standard qualitativi.

Se quindi decidiamo di dedicarci alla coltivazione di ortaggi, dobbiamo prestare moltissima attenzione a quello che seminiamo e a dove vogliamo collocarlo, perché se la vicinanza tra piante amiche può offrire vantaggi reciproci, un abbinamento sbagliato può compromettere la riuscita del nostro raccolto.

Le buone regole della consociazione

Dobbiamo prendere in considerazione diversi fattori e rispettare alcune regole.

  • Innanzitutto la semina deve essere fatta rispettando una certa distanza, sia perché le piante abbiano lo spazio per crescere, sia perché sia agevole smuovere il terreno periodicamente, intervento che contribuisce al buon esito della nostra coltura.
  • In secondo luogo è necessario valutare il ciclo di vita della pianta e la sua altezza: alcune piante impiegano mesi dalla semina prima di poter offrire un frutto edibile, altre hanno uno sviluppo molto vigoroso; rispetto al sole, le prime vanno piantate in modo che le seconde non ne ostacolino la crescita e permettano loro di ricevere l’illuminazione sufficiente. Oppure, vicino a piante che crescono molto in altezza, si può scegliere di piantarne altre che tollerano l’ombra.
  • Al fine di conservare una buona fertilità del terreno e metterlo al riparo da possibili patologie dovute all’ eccessivo impoverimento di alcune sostanze, è consigliabile attuare una rotazione nelle colture, evitando di piantare nella medesima area per anni consecutivi la stessa specie o piante appartenenti alla stessa famiglia. Allo stesso modo non bisogna seminare vicine piante della stessa famiglia perché assorbirebbero dal terreno gli stessi nutrimenti, sfruttandolo eccessivamente.
  • Le piante aromatiche sono repellenti naturali per gli insetti, quindi è buona abitudine piantare timo, basilico, rosmarino, aglio o salvia intorno ai nostri orti.
  • In linea generale è opportuno piantare in ogni aiuola dell’orto una leguminosa, perché le piante appartenenti a questa famiglia sono in grado di fissare nel terreno l’azoto presente nell’atmosfera, aumentandone la fertilità.
  • Infine ricordiamoci di non avere aspettative irrealistiche dalla pratica di queste indicazioni: l’accoppiamento di piante amiche può sicuramente offrirci un valido aiuto, ma nell’eventualità di un attacco significativo da parte di insetti o parassiti, non sarà lo strumento in grado di eliminare il problema da solo.

    fonte: agrofarma

 

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